sabato 25 settembre 2010

Il tempo è un gran maestro

Ho imparato ad apprezzare molte cose nella mia vita solo dopo aver conosciuto la loro origine..... il tempo è un gran maestro

giovedì 23 settembre 2010

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giovedì 16 settembre 2010

Vasco Rossi Il mondo che vorrei Live 08 - Interludio


e tutto il mondo finisce quando si tenta di prevaricare sui sogni di chi come noi spera in un mondo migliore.... con questa melodia.... e sarebbe magnifico....


martedì 7 settembre 2010

Libertà


Libertà è una parola difficile, costretta dalla vita ad essere fraintesa, libertà ingabbiata dalle nostre paure, dai momenti, da certi discorsi, da gente ignorante che non capisce niente. Il mio pensare è libero, ma non si può sentire, piano arriva, a chi mi vuol capire, a volte come eco, sussurrato per non fare male, ma a volte, forte grida nel mio cuore. Libertà di amare, in tutte le sue forme, sopra ogni nuvola dove sono le mie orme, dove ogni notte mi trascino stanco di vivere una vita di parvenza dove ognuno si tiene dentro quel che pensa, libertà virtuale dove tutti stanno male, dove il ti voglio bene si deve pensare, una carezza si deve pesare, dove l'amore non è più un piacere, libertà ancora... ma quando? È ancora da conquistare. La libertà è un treno che corre verso paesi senza frontiere. La libertà è uno spazio infinito
senza confini. La libertà è camminare su un prato coperto da fiori senza essere soppresso dal tempo. La libertà è fermarsi a guardare i colori dell'arcobaleno e affondare lo sguardo nel cielo. La libertà è non chiudersi dietro le sbarre del pregiudizio che ti separano dai tuoi simili, è non avere lacci che legano il cuore e non gli consentono di amare chi è diverso di te. La libertà è seguire con gli occhi un gabbiano che volteggia nel cielo felice di essere libero. Per esser liberi bisogna esercitare la libertà, per essere liberi non bisogna ostacolarne, per essere liberi bisogna essere prigionieri d'amore. Per essere liberi bisgona sentire l'odore d'un fiore, per essere liberi bisogna donare la libertà. La libertà è sognare, amare, morire nell'urna del sole, la libertà è trovare l'anima, pur cercandola ancora, la libertà è avventura, la libertà è ricordare. Libertà, è Partecipazione, Libertà! è poter dire prigionia, perché se vietissimo quella parola, vorrebbe dire esercitarla. Libertà è movimento, colore, suono, armonia, caos, purché sia il Mondo, e che nessuno possa fuggire ove tutto esiste. Libertà, virtù del gioco, ed è libero chi sorge per volere, e senza fare prigionieri.

Il tempo che rimarrà solo mio


Quando ti sembra che la vita sia dura, devi guardarti intorno, così ti rendi conto che tutti lottano per qualcosa e devono affrontare le tue stesse difficoltà. Ho sbirciato da serrature di vite non mie, ho riempito bicchieri di silenzio per poi berlo tutto, ho lasciato che i pensieri altrui fossero i miei, per un istante. Ho fatto tante cose, nessuna con un senso preciso. Le ho fatte, semplicemente. Ho imparato a non raccontare mai del mio passato, né dare informazioni personali... Quei ricordi sono soltanto miei e ho imparato che certe cose è meglio tenerle segrete. Ho imparato che le persone più tristi sono quelle che non credono in niente. Passione e soddisfazione vanno di pari passo, e senza di esse la felicità è solo momentanea, perché non c'è nulla che possa farla durare nel tempo. Ho imparato ad osservare ciò che molti guardano e a fermare qual tempo che rimarrà solo mio.

La vita... come un sospiro



Quella brezza che ti scompiglia i capelli, sembra una carezza. Chiudi gli occhi, pesanti e tristi e cerchi la pace, ma i pensieri confondono la mente. Bello sarebbe, spazzarli via nel vento e ricominciare, con un cuore più leggero, un nuovo giorno, forse ritrovando un sorriso quasi dimenticato. Stavolta avere gli occhi lucidi non di lacrime, ma di speranza. Ho imparato che se sei stanco e la strada ti sembra lunga, se ti accorgi che hai sbagliato strada, non lasciarti portare dai giorni e dai tempi, Ricomincia. Se la vita ti sembra troppo assurda, Se sei deluso da troppe cose e da troppe persone Non cercare di capire il perché, Ricomincia. Se hai provato ad amare ed essere utile, Se hai conosciuto la povertà dei tuoi limiti, Non lasciar là un impegno assolto a metà, Ricomincia. Se gli altri ti guardano con rimprovero, Se sono delusi di te, irritati, Non ribellarti, non domandar loro nulla, Ricomincia. Perché l'albero germoglia di nuovo dimenticando l'inverno, Il ramo fiorisce senza domandare perché, E l'uccello fa il suo nido senza pensare all'autunno, Perché la vita è speranza e sempre ricomincia. La vita... come un sospiro di vento che ti accarezza l'anima. Scene di vita e di morte che hanno cambiato il mio destino. Ma come un rosa provo con tutte le mie forze a ricominciare ad andare avanti superando gli ostacoli di questa vita. Le mie lacrime piano piano diventano come rugiada del mattino, svaniscono e con l'inizio del giorno tutto diventa più chiaro, più sereno. Speranza di ricominciare a Vivere ed essere finalmente felice nonostante le avversità della vita.

L'ironia


Non c'è da meravigliarsi se l'ironia presenta alcuni pericoli, sia per l'ironista che per le sue vittime. La manovra è arrischiata, e come ogni gioco dialettico, riesce solo di stretta misura: un millimetro in meno, - e l'ironista diventa lo zimbello degli ipocriti; un millimetro in più, - e persino lui si inganna insieme alle proprie vittime; far causa comune con i lupi è pura acrobazia e può costar caro a chi è maldestro. L'ironia, pena il naufragio, deve così bordeggiare pericolosamente tra la Cariddi del gioco e la Scilla della serietà: la prima di queste trappole è lo slittamento dell'ironico nel ludico, la seconda la ricaduta dell'allegoria in tautegoria ingenua; talvolta l'ironia cede alla vertigine dell'ambiguità, e l'andirivieni fra gramma e pneuma finisce col farla impazzire del tutto; talaltra aderisce alla lettera della grammatica rinunciando all'equivoco con una scelta univoca. D'altronde a che ci serve una simile prova di abilità?
A liberarci, dicono, dalle illusioni... Ma le illusioni sono così funeste che, per distruggerle, dobbiamo arrampicarci su questo trapezio volante.

La follia mi appartiene, la saggezza la trovo camminando.


Abbiamo una vita, proviamo dolore. Abbiamo uno spirito, chiuso dentro. Vorremmo volare, per superare i confini. Ma siamo esseri umani: inconsapevoli assassini. Inutile della vita, vedere solo il lato nero. Ci sono anche stelle bianche, che illuminano il mondo. Ma fuori, tutto intorno non si può dimenticare: siamo schiavi, siamo in gabbia ma in noi la forza. Quindi armati di energia, impariamo a scorgere la via. Che di uno schiavo, fa un viaggiatore e di un assassino, un guaritore. Il desiderio è il traguardo, la lentezza e la giusta distanza l'andamento, l'esitazione diventa perfezione e di essenze l'autentica unione. La follia mi appartiene, la saggezza la trovo camminando accanto a chi ne possiede: l'unione di due ombre può creare l'immenso.La realtà dell'esistenza personale e del mondo esteriore è dolore, consistente nell'invarianza delle sue condizioni: nascita, malattia, morte, mancanza di ciò che si desidera, unione con ciò che dispiace, separazione da ciò che si ama; l'origine del dolore è il desiderio di esistere, il bisogno del piacere e anche il suo rifiuto. La retta via sta nel mezzo. Il segreto della felicità sta nell'accettarsi così come si è, rinunciando ai desideri, la cui consapevolezza rende infelici non meno della loro realizzazione. Infatti ogni desiderio soddisfatto porta a maturarne un altro ancora più grande.

SODALIS work in progress!

Temo


Come in una di quelle assurde processioni del paradiso dantesco sfilano in teorie interminabili, ma senza cori e candelabri, gli uomini della mia gente. Tutti si rivolgono a me, tutti vogliono deporre nelle mie mani il fardello della loro vita, la storia senza storia del loro essere stati. Parole di preghiera o d'ira sibilano col vento tra i cespugli. Una corona di ferro dondola su una croce disfatta. E forse mentre penso la loro vita, perché scrivo la loro vita, mi sentono come un ridicolo Dio, che li ha chiamati a raccolta nel giorno del giudizio, per liberarli in eterno dalla loro memoria. Temo i padrini dell'indulgenza. Temo la fiducia degli eletti. Temo il sorriso amaro sulle labbra degli inquieti. Temo gli occhi velati di chi crede. Temo il senso di paura degli ignoranti. Temo l'ansia dei deboli. Temo la tensione degli angosciati. Temo il rimorso dei colpevoli. Temo che l'energia degli illusi prenda il posto degli umili. Temo e mi ripugna il loro perverso sacrificio come se io non fossi origine della stessa specie. Temo l'olocausto delle anime come i forni crematori dell'oscurità. Temo gli immortali per come ci hanno ingannato sulla terra. Temo che a pagare il debito con l'ingratitudine siano ancora gli stessi. Prego che il giudizio universale per ognuno di noi non divenga un giudizio di massa. Prego che il concetto di Dio concepito dagli uomini sia completamente trasfigurato. Prego che a prendere il posto nell'al di là non sia il candore della menzogna dell'al di qua.

Il Comando


Chi si trova nella posizione di comandare, lo fa bene solo se cerca di dirigere le cose per un fine comune più che per un proprio spirito personale. Ci piacerebbe credere di tenere sotto controllo gli avvenimenti dela nostra vita. Spesso ci prendiamo in giro da soli pensando di essere veramente noi a comandare; ogni tanto però accade qualcosa che ci ricorda che il mondo segue le sue regole, non le nostre e che siamo qui solo di passaggio.

La Vendetta


I campi sono bruciati e di cadaveri disseminati. Tutto è distrutto niente si è salvato, niente è restato. Come i morti hanno perso la vita così la speranza manca a chi resta. Di chi è la colpa? A chi i posteri dovranno chiedere il conto? Cenere e vendetta, nient'altro rimane, nient'altro è sopravvissuto. La delusione cede il passo alla rabbia. La rabbia alla vendetta. La vendetta alla consapevolezza; bisogna controllare i propri atti per raggiungere i propri fini, e non farsi prendere troppo la mano dalle emozioni del momento perchè mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. "Io oso fare tutto ciò che può essere degno di un uomo, chi osa di più non lo è". Onora chi ti ascolta. Onora chi ti consiglia. Onora chi ti capisce. Onora chi ti sopporta. Onora chi ti onora... Scuoti sì onore chi non ti ascolta! Meraviglia d'onori chi t'illude! Sorprendi onorando chi non ti sopporta! Stordisci di onori chi ti disonora! ma ricorda che quando la giustizia calerà il mio nome e quello del Signore faranno seguire la vendetta.

Fermate il mondo...

Fermate il mondo! Voglio scendere!

Raccontami


Raccontami la mia vita... senza tralasciare i dettagli. Raccontami una favola, una favola che sia pazza, che mi inviti a sognare. Toglimi la tristezza dall'anima e l'odore di morte dalla mia solitudine. Raccontami una favola, mettimi nel cuore la novella più dolce di un mondo umano, desiderato e migliore. Aprimi una finestra, dalla quale possa volar via il dolore dell'anima. Raccontami una favola tu che sei mia amica, gettami nell'allegria che mi faccia impazzire, convincimi a vivere, anche se il mondo vive nell'inganno. Cantami le canzoni del mare, cantami di donne vere che sanno amare, raccontami che esistono uomini di intensa umanità. Cantami dei profumi dei fiori, parlami dei cieli azzurri e delle acque chiare. Raccontami una favola diversa dalle altre, che non abbiano il sapore del sale e le lacrime della vergogna, sono stanco delle stesse parole. Tu che hai fantasia, raccontami una favola che mi faccia ubriacare d'amore, e mi faccia sperare in un mondo migliore.

La sosta della Riflessione


Ed eccomi qui nella sosta obbligata della riflessione, per guardare oltre la tempesta: dove gocce di solitudine incalzano nella quiete della malinconia. A volte penso che nulla sia più forte del rumore del silenzio; la mia mente è scossa da sensazioni che regalano emozioni intense: dentro di me, me stesso. Infrangere lo specchio per riflettere in una moltitudine di io, e sono ognuno di loro: solo ombra della luce che s'infrange nel silenzio delle parole.