venerdì 15 aprile 2011

Malinconia

Lungo la vita succede che lasci ricordi dietro di te, quando tutto scivola via spuntano sempre puntuali giorni di malinconia. Vecchi ricordi in riva al mare, un dolce profumo di primavera, un campo di grano. Solo ricordi e nulla di più e quando tutto scivola via non rimane che tristezza e malinconia. E dal dischiudersi di un fiore ecco la prima sensazione di dolore. Dai pensieri si snoda una canzone contro le porte socchiuse e cigolanti, una sorta di grido soffocato e di passione, una speranza di essere nuovi. Contro i pensieri lasciati su un frammento ogni parola si lascia accartocciare dall'alitare lieve del vento. Ed ecco di nuovo a sospirare. Anche se il prato intorno è tutto rifiorito e la rosa si è dipinta di passione, il fuoco non brucerà l'invito a dominare d'amore la sensazione.
In testa mille cose passate. Cercare di metterle in ordine, dare a tutte un posto ben definito, e poi voler riportare il passato in un presente e mantenerlo in un futuro. Persone, situazioni, posti e sentimenti di ieri da non voler lasciar andare, desiderandole nell'oggi e volendole trascinare nel domani. Ritrovandoti però nuovamente con tanta tristezza da non saper spiegare, nel provare a riprendere una persona del passato e farla rivivere nel presente. E quanto ti fa soffrire non riuscirci, guardare una foto e parlare al cuore che faccia da tramite da questo mondo a quello. Ricordare parole, espressioni fatte nei ricordi e ben chiare da non essere confuse e dimenticate mai. Sorridere a un sorriso somigliante al passato e volerlo far rivivere per non soffrirne della mancanza. 
La libertà,  la serenità, l'ottimismo, l'amore di un momento, dove sono? E' rimasta solo la fantasia che vola per progettare un nuovo mondo e la serenità e l'ottimismo per affrontare ciò che ne ostacola la nascita. Tesori che troppo spesso giacciono sepolti in fondo al mare delle preoccupazioni quotidiane. Altre volte sono al buio nella grotta delle nostre insicurezze o nella fortezza del nostro egoismo. Dai forzieri di questi tesori, dovremmo tirare fuori ogni mattino una monetina luccicante da portare con noi, e poco importa se la monetina diverrà farfalla e volerà via, sarà comunque riuscita a regalare nuove possibilità e quella parentesi di sole che ci accompagnerà fino al prossimo appuntamento con la vita, con la convinzione che quella che oggi è fantasia possa domani crescere e divenire consapevolmente realtà.
Ma a volte la malinconia quando arriva invade prepotente la vita e a stento ci fa sorreggere il corpo stanco, gli occhi si chiudono e i ricordi entrano con essa mentre irrompe un rumoroso temporale e ogni lampo arriva al cuore e ogni tuono lo stramazza fino a farlo sanguinare. Ogni lacrima calda e copiosa scorre sulle guance per poi morire sulle labbra e vorresti cancellare tutto con un colpo di spugna; annullare la vita con un soffio, ripartire da zero con la speranza di commettere questa volta meno errori possibili.
Malinconia ora non posso far altro che dormire nel tuo grembo. Malinconia tu sarai colei che mi toglierà questo dolore perchè per ogni pena ci saranno lacrime a ripagarti! Ora solo dolci ricordi avvolgono l'anima ma nel silenzio è sempre viva in cuore una sfumata malinconia a desiderare la vita.

martedì 5 aprile 2011

Potere, Omologazione e Conformismo

Nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole. E ciò che il potere vuole è completamente arbitrario o dettato da sua necessità di carattere economica, che sfugge alle logiche razionali. Io detesto soprattutto il potere di oggi. Ognuno oggi ha il potere che subisce, è un potere che manipola i corpi in una maniera orribile e che non ha niente da invidiare alla manipolazione fatta da Himmler o Hitler. Manipola trasformandone la coscienza, cioè nel modo peggiore istituendo dei nuovi valori che sono valori alienanti e falsi.
I valori del consumo, che compiono quello che Marx chiama: "un genocidio delle culture viventi".
Sono caduti dei valori e sono stati sostituiti con altri valori sono caduti dei modelli di comportamento e sono stati sostituiti con altri modelli di comportamento. Questa sostituzione, non è stata voluta dalla gente, dal basso, ma sono stati imposti dagli illustri del sistema nazionale. Volevano che gli italiani consumassero in un certo modo e un certo tipo di merce e per consumarlo dovevano realizzare un altro modello umano.
Il regime, è un regime democratico, però quella acculturazione, quella omologazione che il fascismo non è riuscito assolutamente a ottenere, il potere di oggi, il potere della società di consumi è riuscito a ottenere perfettamente, distruggendo le varie realtà particolari.
E questa cosa è avvenuta talmente rapidamente che noi non ce ne siamo resi conto. È stata una specie di incubo in cui abbiamo visto l'italia intorno a noi distruggersi, sparire e adesso risvegliandoci forse da quest'incubo e guardandoci intorno, ci accorgiamo che non c'è più niente da fare.
L'uomo è sempre stato conformista. La caratteristica principale dell'uomo è quella di conformarsi a qualsiasi tipo di potere o di qualità di vita trovi nascendo. Forse più principalmente l'uomo è narciso, ribelle e ama molto la propria identità ma è la società che lo rende conformista e lui ha chinato la testa una volta per tutte agli obblighi della società.
Io mi rendo ben conto che se le cose continuano così l'uomo si meccanizzerà talmente tanto, diventerà così antipatico e odioso, che, queste libertà qui, se ne andranno completamente perdute.
          Pier Paolo Pasolini