giovedì 17 novembre 2011

L'Inno di Mameli

Fratelli d'Italia 
L'Italia s'è desta, 
Dell'elmo di Scipio 
S'è cinta la testa. 
Dov'è la Vittoria? 
Le porga la chioma, 
Ché schiava di Roma 
Iddio la creò. 
Stringiamoci a coorte 
Siam pronti alla morte 
L'Italia chiamò.

Noi siamo da secoli 
Calpesti, derisi, 
Perché non siam popolo, 
Perché siam divisi. 
Raccolgaci un'unica 
Bandiera, una speme: 
Di fonderci insieme 
Già l'ora suonò. 
Stringiamoci a coorte 
Siam pronti alla morte 
L'Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci, 
l'Unione, e l'amore 
Rivelano ai Popoli 
Le vie del Signore; 
Giuriamo far libero 
Il suolo natìo: 
Uniti per Dio 
Chi vincer ci può? 
Stringiamoci a coorte 
Siam pronti alla morte 
L'Italia chiamò.

Dall'Alpi a Sicilia 
Dovunque è Legnano, 
Ogn'uom di Ferruccio 
Ha il core, ha la mano, 
I bimbi d'Italia 
Si chiaman Balilla, 
Il suon d'ogni squilla 
I Vespri suonò. 
Stringiamoci a coorte 
Siam pronti alla morte 
L'Italia chiamò.

Son giunchi che piegano 
Le spade vendute: 
Già l'Aquila d'Austria 
Le penne ha perdute. 
Il sangue d'Italia, 
Il sangue Polacco, 
Bevé, col cosacco, 
Ma il cor le bruciò. 
Stringiamoci a coorte 
Siam pronti alla morte 
L'Italia chiamò


venerdì 4 novembre 2011

E' tempo di realtà



Quando qualcosa ti uccide dentro non puoi fare altro che vivere, sorridere su altre cose, non pensarci, stare alla larga da ciò! D'altronde un addio rimarrà per sempre senza pietà. 
E allora con illusioni confuse tra sogni, e con deludenti certezze cerco angeli dentro lividi, rubo sogni ai sogni e sogno di perdute libertà, chiedo favole contro lacrime, vedo limiti, piango uomini, prego uomini, vendo chiacchiere e parole di presunta verità. Ricostruirò tutto quello che ho perduto. Sentenzierò attraverso i miei atti d'insana devianza, la fine. Brucerò la vecchia anima al fuoco arrivando fino a regioni di me sconosciute. Questa vita oggi, ruba al misero senza misericordia, cresce al sole ma alimenta l'oscurità. 
Cambio pelle, mordo fango, mi ribello. Cerco angeli, trovo demoni, sogno di rubare l'anima a dei dell'eternità, verso lacrime e fantasie, lego le mie ali al cuore e volo via, odio uomini, perdo umanità, contro le regole mi oppongo. C'è sapore d'addio oggi nell'aria, un aspro sapore di cose amate e perdute... Addio sogni cullati dal vento come polline di fiori ormai morti... Addio ferite che mai dimenticherò, addio nostalgia... è tempo di realtà... Ora la polvere è ferma nei corridoi come cenere sulla neve dei nostri sentimenti. 
Morirò senza rimpiangere il mio orizzonte, non scapperò via dai miei sentimenti, cambierò i miei numeri, scorderò una vita per un'altra. Oggi rimpiango il sole, oggi gioco con la sera, oggi amo il mio dolore, oggi assaporo l'amore e domani ascolterò le lacrime. 
Addio per non piangere, addio per non crepare, addio all'oscurità di ogni angelo nascosto nei sogni, addio all'anima fedele compagna, addio al mio cuore. Ora raccolgo i petali di una vita piena di ricordi e sparisco nell'onda di questo mare. Ammazzo il presente vivendolo tutto e attraverso questi dannati ostacoli pieni di vita.