venerdì 11 febbraio 2011

Il sogno della vita stessa



Qualcosa rimane sempre... e allora spero che di tutto resti solo un sorriso riscaldato dal sole. Dopo tutto impari la sottile differenza tra tenere una mano e incatenare un'anima. E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno e la compagnia non è sicurezza. E inizi a imparare che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse. Il vento gelido passa fra l'anima e i sogni, e incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta, con gli occhi aperti, con la grazia di un adulto non con il dolore di un bimbo. Tutto cambia in una notte, un tramonto e un alba, la rugiada che ti accarezza, ed impari a costruire tutte le strade oggi perché il terreno di domani è troppo incerto per fare piani. Dopo un po' impari anche che il sole scotta, se ne prendi troppo. Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima, invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori. E impari che puoi davvero sopportare, che sei davvero forte, e che vali davvero. 
Durante il viaggio impari a non riposarti, ti nutri di quello che vedi, impari nuove lingue, ti interessi alla vita di persone che forse non rivedrai mai più e vivi! E impari che il passato torna sempre finché non impari dai suoi insegnamenti! Impari la semplicità. E impari che non devi mai abituarti troppo a niente, perché tutto cambierà; proprio quando sembra che le cose stiano andando come vuoi, quello è il momento in cui cambia tutto. E impari che la Vita è un tormento per chi si muove sempre controvento e allora capisci che sarà meno tormentosa se si imparerà a cavalcare il vento stesso. E impari che se dell'animo umano saggi prima l'apparenza e poi l'essenza, essa sconfesserà le tue prime impressioni.
Niente è certo, la tua vita vedi scorrere tutta in un attimo e non ti sembra niente; come la tastiera di un pianoforte scorri tutti i tasti neri e bianchi, i ricordi; il momento più brutto è quando il futuro stenta ed è inutile sperare; ti senti distrutto. Tutto viene meno, la voglia di fare, l'apatia ti prende e ti fa sua. Paura, semplicemente non riesci a capire perché proprio a te ed un attimo dopo pensi: perché no, cosa desidero fare e non ti viene in mente niente. Non riesci a stare solo, né in compagnia, ti senti a disagio come se nascondessi una bugia ma è la tua vita che ora stai buttando via non cogliendo l'attimo. Forse la lotta sarà impari ma cos'è la vita se non uno sguardo sul mondo, osservi, impari, ami, dai qualcosa di te, e poi con un sorriso ti allontani. E allora cerchiamo ogni giorno di plasmare il mondo evitando di farci plasmare da esso. È una lotta impari, si sà, tra individuo e mondo, eppure chi ci prova, è conscio di non uscirne mai perdente, qualunque sia l'esito finale. Pitagora diceva "impara a tacere e lascia che la tua mente, quieta, ascolti e impari"... e così dal silenzio impari a rianimare il tuo cuore, impari che domani sarà un altro giorno, impari a giocare fra le spine. 
E' come guardare un tramonto fra i roveti spogli d'inverno, lo guardi, è li graffiato ma luminoso, che riesce ancora a scaldarti se ti sposti un po più in la. Quanta vita è passata, quante preghiere sono state fatte! 
Ma ora vita lasciami andare, girare, volare; lascia che io apra le mie ali, lascia che io cada per poi rialzarmi, lascia che io sbagli ad imparare, lascia che io impari a sbagliare! Ci sono giorni dove la pioggia scende così intensa e fitta, che nasconde tutto il resto del mondo, lo copre, come una coperta di pece, e ne toglie i colori, giorni in cui quei colori puoi soltanto immaginarli e farli risplendere nella mente e nel cuore; lascia che io mi inoltri nella nebbia che mi oscura l'anima, talmente densa da riuscire a farti dimenticare chi sei e dove vai. Lascia che provi a capire la bellezza di un sogno, quel susseguirsi di spettacolari avvenimenti collegati da una logica che solo l'illogica conosce; lascia che io ascolti questo sussurro lontano e ne segua la fievole indicazione, fa si che mi porti oltre l'orizzonte in un luogo dove mare e cielo possano mischiarsi, dove non esiste buio, ma soltanto luce, dove la nebbia si dissolve e le nuvole lasciano spazio all'infinità; un luogo dove non esiste il pianto, ma dove a regnare sia  il sorriso.
E impari quanto può far male una parola non detta, quando ti rendi conto che è troppo tardi per dire " ti voglio bene"; e allora impari a non perdere tempo, ti lasci andare per paura che non ci sarà una seconda volta per rimanere nel vento caldo della primavera.
Se passando nel tempo imparerai e comprenderai il silenzio; ovunque andrai, avrai un tempo. E così capisci che solo odiando la vita sarai pronto ad amarla.
Il sorriso di un bambino, l'abbraccio di tua madre, lo sguardo rassicurante di tuo padre... la carezza dei tuoi nonni che rimane nel tempo. L'allegria negli incontri, passare nel tempo lasciando quel sorriso come firma; questo impari! Allunghi la mano, aiuti un amico, senti l'importanza di un grazie, avvolgi le giornate di quella semplicità innocente di un bambino. Ascolti il silenzio sperando di scorgere fra i tormenti il battito di una rondine, giorno per giorno. Ascolti la dolce melodia della vita, il battere della pioggia, il vento fra le foglie, i passi della gente che rincorre la vita stessa. Ascolti l'ardere del fuoco, l'odore della terra che ti ricorda da dove vieni. Il profumo del pane appena sfornato, le castagne d'inverno, il profumo dolce della solitudine, il profumo della vita. 
E impari che non sempre nella vita si riesce a sognare ma di sicuro ci è data la possibilità di rendere un sogno la vita stessa.

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