venerdì 18 giugno 2010

Il Veleno del mio corpo


È contaminato...il mio corpo del veleno, nell'affannato silenzio mi scorre nelle vene e rapido cade nel cuore. Non basta il coraggio per essere forti e non basta urlare l'amore per avere conquista, io questo lo so... Rilancio i miei dadi e abbasso l'offerta, verranno sorti migliori; ma non qui... per ora quest'anima è trincea, chiusa, intoccabile dall'acredine
che fluisce col sangue. Non vedere la realtà per quella che è, equivale a battaglia persa. Io ero in guerra e non lo sapevo. Ora so di essere in guerra, e di essere stato sconfitto. Guerra dura senza regole. Il male vince, vince sempre. Oggi è talmente vittorioso che neppure la più fervida fantasia lo può ignorare. Sono sveglio e vorrei dormire, non vedere, non sapere, non conoscere la mia sconfitta. Illudermi che il bene vince, vince sempre. Ho camminato a lungo... forse per riflettere su questa strana vita... Ho visto bambini piangere, donne gridare, uomini combattere. Trincee di fuoco e di dolore. Ho visto la nera signora incombere sull'esistenza di povera gente. Ho pianto... Ho pianto dagli occhi e dal cuore per tutto questo male che regna sovrano e vittorioso. Sogni straziati, distrutti... Spari nel cielo! Un cielo dove non esiste più pace, un cielo dove un tempo volavano le rondini ora, un cielo di fumo nero! Vorrei urlare, dire basta. Vorrei che la mia voce entrasse nei cuori. Vorrei scoprire che, forse, esiste ancora un po' d'amore...

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