mercoledì 13 ottobre 2010

Italia - Serbia 12 ottobre 2010 "Uomini e libertà"

Come sempre, ogni volta le stesse cazzate! la polizia non è stata all'altezza, i serbi sono zingari, si riparla di ultras, addirittura ho letto commenti di gente che non hanno aspettato un secondo per riparlare del G8! siamo un popolo davvero strano! 
Prima cosa i serbi non sono zingari ma uomini! magari la distinzione da fare è tra persone perbene e delinquenti! 
Seconda cosa Polizia e Carabinieri cercano solo di fare il loro dovere sempre e comunque! non sono dei nemici! ma anche loro uomini che tentano di guadagnare uno stipendio per campare magari un umile famiglia!
Il problema di fonda è riscontrabile in una questione di civiltà! ogni mondo è paese! in ogni parte c'è gente perbene e delinquenti non per questo bisogna fare sempre di tutta un erba un fascio! allora prima di aprire la bocca fate funzionare il cervello! Non facciamo i caproni! uno dice una cosa e gli altri subito dietro! ragionate! ascoltate! osservate! conoscenza! integrazione civile nel rispetto più totale! 
Il principio è semplice: la mia libertà finisce dove inizia la tua! quindi non rivoltiamo luoghi comuni che sinceramente hanno stancato! questo modo di fare ha reso l'Italia una nazione vecchia! che funziona male! non ha regole chiare! e che a causa di ciò viene vista come il paese dei balocchi! 
Libertà è una parola difficile, costretta dalla vita ad essere fraintesa, libertà ingabbiata dalle nostre paure, dai momenti, da certi discorsi, da gente ignorante che non capisce niente. Il mio pensare è libero, arriva a chi mi vuol capire, a volte come eco, sussurrato per non fare male, ma a volte, grida forte nel mio cuore. Libertà di amare, in tutte le sue forme, sopra ogni nuvola dove ogni notte mi trascino stanco di vivere una vita di parvenza dove ognuno si tiene dentro quel che pensa, libertà virtuale dove tutti stanno male, dove il ti voglio bene si deve pensare, una carezza si deve pesare, dove l'amore non è più un piacere. Libertà ancora... ancora da conquistare.
Ci vogliono delle regole morali prima di quelle scritte dai nostri onorevolissimi, giuristi inventati, facentinulla. Impariamo a rispettarci, a rispettare, ad amare il prossimo insegnandogli cosa è la civiltà e quali sono le regole del mondo in cui si trovano! solo allora si scinderanno i buoni dai cattivi e si avrà un vivere comune sereno e pacifico nel rispetto delle regole e delle libertà altrui.
Con affetto e Stima! 
Un Futuro Emigrante!

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